RICORRENZE

CAI Consiglia

Col Serena (Valle d'Aosta)


04 Aprile 2011

Alcune foto della giornata.

E’ ancora buio quando ci incontriamo puntuali all’ora prestabilita.

Illuminati dalla pallida luce dei lampioni della piazza ci contiamo: siamo in 12, questa volta equamente divisi tra sci alpinisti e ciaspolatori.


Proprio come novelli “12 apostoli” che predicano l’amore per la montagna (!!!) ci avviamo verso la meta della giornata: ci attende la Valle d’Aosta e il Col Serena. 

Poco prima di Aosta ci fermiamo per una breve pausa caffè / cappuccino e poi imbocchiamo la valle laterale che porta verso il passo e il traforo del San Bernardo.

Lasciamo le auto nell’ampio parcheggio degli impianti di risalita di Crevacol, a Saint Rhemy en Bosses, e ultimati i preparativi ci incamminiamo verso la stradina che passa proprio sotto il viadotto della strada del traforo; il cielo è sereno, il sole si sta alzando e la temperatura è ottimale: bene così! 


Il primo tratto di salita lo affrontiamo seguendo la traccia della strada carrozzabile fino al di sotto di un piccolo gruppo di case poco davanti a noi; in un ampio prato innevato seguiamo poi le tracce di chi ci ha preceduto salendo a zig zag tra gli ultimi alberi in un tratto abbastanza ripido.



Giungiamo così ai piedi di un ambio vallone ben innevato che sale dolcemente verso il Col Serena, che poco più avanti si intravede in lontananza. 


La salita è piacevole, mai impegnativa, una leggera brezza ci accompagna verso l’alto ed è un vero piacere far scorrere gli sci e le ciaspole! 


Eccoci sul colle; diamo fondo alle nostre riserve di cibo, per recuperare le forze spese in salita e prepararci per la discesa; poi un’occhiata anche al panorama: di fronte a noi, sul versante del colle che si affaccia verso sud, si apre la successione di montagne che va dal Ruitor fino al Colle del Piccolo San Bernardo; ci voltiamo e volgendo lo sguardo sul versante da cui siamo saliti, fa capolino il Gran Combin e le varie cime di contorno al Gran San Bernardo. 


Iniziamo la discesa: i ciaspolatori passo dopo passo si incamminano per primi e nei tratti più ripidi provano a farsi scivolare sulla neve, spingendo anche un po’ coi bastoncini; gli scialpinisti disegnano le loro curve, chi più strette chi più larghe, ognuno con il suo stile e non manca anche qualche improvvisa ma innocua caduta! 


Nella parte alta, fino ad incontrare i primi alberi, la neve tiene ancora bene; man mano che si scende però il sole si fa sentire e le ciaspole sprofondano sempre più, mentre anche gli sciatori devono cercare nuove traiettorie per trovare lo slancio finale. 


Giungiamo nel pianoro e in poco tempo siamo di ritorno presso il piazzale di Crevacol; un breve consulto tra i presenti e la decisione è presa all’unanimità: si conclude la giornata con una bella “merenda sinoira”!


M.M.

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